Ogni epoca ha la sua generazione e una guerra da affrontare. Ogni volta il nemico cambia a seconda della società. E questo è ciò che sta accadendo anche alla nostra epoca. Oggi i giovani combattono contro un nemico invisibile, che si cela dietro uno schermo: il cyberbullismo.

Bullismo e cyberbullismo
Bullismo e cyberbullismo (https://www.focusjunior.it)

Dal bullismo…

Da sempre, soprattutto negli ambiti scolastici e giovanili, troviamo la figura del bullo: colui che per “divertimento” deride o si approccia agli altri con fare arrogante e dominante, commettendo atti di violenza psicofisica. Però i bulli di un tempo erano in carne ed ossa. La vittima designata sapeva verso chi puntare il dito. E soprattutto, aveva la possibilità di cambiare vita. Le persone parlavano, si aveva più tempo da dedicare agli altri, soprattutto quando si trattava dei figli. Oggi no!

…Al cyberbullismo

Bullismo e cyberbullismo
Bullismo e cyberbullismo (http://leccezionale.it)

Oggi ci troviamo in una situazione diversa che ci sta sfuggendo dalle mani. Ogni giorno, veniamo a conoscenza di tragedie riguardanti adolescenti sempre più giovani. Ragazzi che domandano scusa per non essere riusciti a risolvere un problema più grande di loro.

[mom]

Il problema attuale deriva dal fatto che il nemico non ha più un volto! Le violenze psicofisiche sono condivise sui social (parole, foto o video compromettenti): il bullismo diviene cyberbullismo. E chi è il colpevole? Non si sa! La situazione sfugge di mano, diventando di dominio pubblico. Insomma, coloro che un tempo aspettavano le proprie vittime fuori dalla scuola, oggi si divertono a torturare i soggetti designati sui social. In passato le “vittime” riuscivano a reagire, o a parlare con un adulto. Adesso invece i protagonisti di queste tragiche storie si sentono soli e abbandonati.

Perché accade questo?

Bullismo e cyberbullismo
Bullismo e cyberbullismo (http://www.icfiginoserenza.gov.it)

Con l’avvento di internet sono state apportate molte migliorie alla nostra vita, ma allo stesso tempo ha prodotto situazioni incontrollabili. Quest’ultime derivano da una “male educazione” all’uso del web: i più giovani sono sicuramente più portati ad utilizzare internet, ma allo stesso tempo sono anche i soggetti più facili da colpire. Questo perché loro hanno una mente più sviluppata ed aperta verso l’innovazione rispetto alle generazioni precedenti, ma di fatto la loro ingenuità e scatto di reazione davanti al pericolo è la medesima. Quindi ampliando il raggio d’azione (il vasto mondo di internet va ben oltre la zona d’azione del bullo di paese) si amplia la gravità del gesto e quindi aumenta la difficoltà di risoluzione del problema. Una volta inserita un’immagine nella rete telematica, resta per sempre li, in balia di chiunque e per qualunque scopo. Questo concetto astratto di “infinito”, alimenta la cattiveria del Cyberbullo, e al contempo aumenta l’angoscia e la ferita della vittima. Sapere che chiunque possa vedere e usare la propria immagine spiazza, facendo sentire ancor più piccolo ed impotente colui che subisce l’affronto. Il tutto rafforzato dalla mancanza di dialogo genitori-figli!

http://mom.cudriec.com/droghe-alcol-ed-altri-eccessi-le-paure-dei-genitori/

 



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In volo sulle ali della mia fantasia! Così mi descrivo sin da quando sono una bambina, perché così è come mi sento: sono curiosa e adoro farmi stupire continuamente da ciò che mi circonda, amo la natura, le sfide, la creatività. Tutto questo mi ha permesso di diventare la persona che oggi sono e fare il lavoro dei miei sogni: l’educatrice! Non si deve mai aver paura di mettersi in gioco!!!