Figli capricciosi, sempre più arrabbiati, genitori sfiniti.

Quanti di voi si sentono spiazzati  e non sanno cosa fare di fronte ad un capriccio del proprio figlio? E’  vero, la rabbia è l’emozione più impegnativa e problematica da spiegare perché quando si presenta impegna noi genitori nella ricerca della soluzione e nel trovare strade alternative per affrontare e superare la frustrazione del proprio figlio.

Tutto ciò non è affatto semplice perché i bambini, generalmente dal secondo anno di vita in poi si arrabbiano spesso e ognuno lo fa a modo suo. C’è chi piange, chi urla e chi perde completamente le staffe, tirando calci, oggetti o brutte parole verso i propri genitori.

Figli sempre più arrabbiati, genitori sfiniti
Ormai i capricci sono all’ordine del giorno. Non cadere mai nelle loro trappole! (http://www.alo.rs)

L’importanza delle regole

E’ importante tenere condotte educative autorevoli fin da quando i figli sono piccoli. Le regole sono fondamentali, servono a crescere un figlio sicuro. Il bambino  può capire cosa può e cosa non può fare, si da piccolo ma anche nel suo futuro. Quindi  i “no” servono per porre dei limiti. Solitamente vanno motivati, ma in base all’età bisogna usare parole e spiegazioni diverse. Ma quando i bambini sono in  preda alla rabbia occorre dire un “no” deciso, le spiegazioni possono aspettare.

Un genitore assente tende ad accontentare il proprio figlio dandogli tutto e subito credendo di farlo felice. Oppure per farsi perdonare dell’assenza dovuta dal lavoro, o peggio ancora per non sentire i suoi lamenti. A volte per non sentir piangere il proprio figlio si tende a ricoprirlo di ogni cosa e non contrastarlo mai. Tutto questo è distruttivo per lui e per il suo futuro.

Figli sempre più arrabbiati, genitori sfiniti
E’ importante stabilire da subito le regole fondamentali in famiglia, servono a far crescere il proprio figlio sicuro. (http://d.repubblica.it)

Figli sempre più arrabbiati, genitori sfiniti: i capricci più comuni.

L’ora dei pasti può trasformarsi in una vera e propria tragedia e può diventare una consuetudine. E’ successo anche a me qualche anno fa quando mio figlio Gabriele che aveva più o meno 5 anni ogni giorno si sedeva a tavola e diceva “questo cibo non mi piace” e ne ordinava uno alternativo. Ed io, cadendo nella sua trappola lo accontentavo, oppure offrivo a lui uno spuntino subito dopo i pasti per paura che morisse di fame!

SBAGLIATO!

Se vostro figlio non vuole mangiare quello che gli avete preparato, fategli un sorriso e non arrabbiatevi. In questi casi è utile la  vostra indifferenza. Non insistete e non offrite menù alternativo. Fate in modo che resti seduto se non avete finito e non preparate uno spuntino subito dopo il pasto. State certi che vostro figlio si abituerà alle cose che preparate senza fare capricci e senza avere assurde pretese. Credetemi, è successo anche a me! Può capitare che questo scateni inizialmente reazioni anche violente. In questo caso è importante aiutarli a modulare le pulsioni.

Figli sempre più arrabbiati, genitori sfiniti
Tuo figlio non vuole mangiare? Sorridi e resta indifferente! (http://www.feme.ge)

Figli capricciosi: come gestire i momenti di rabbia

Un genitore, per aiutare il proprio figlio a superare i momenti di rabbia dovrebbe:

  • Innanzitutto entrare in sintonia mostrandosi sensibile a quanto accaduto e trascorrere un po’ di tempo con il figlio arrabbiato, senza mostrare fretta;
  • Ascoltarlo, tranquillizzarlo e aiutarlo a padroneggiare la rabbia;
  • Aiutarlo a trovare soluzioni alternative dando indicazioni e ponendo dei limiti.

Mostrare al proprio figlio interesse, ascolto, pazienza e intimità aiuta a conoscere e fidarsi dei suoi sentimenti, avere più sicurezza e stima di se e socializzare con più facilità.



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Tiziana Passalacqua
33 anni e mamma di tre splendidi figli. Innamorata della mia famiglia e, molto spesso, più bambina io di loro! Adoro il mio lavoro che, oltre a regalarmi soddisfazioni, rappresenta il mio momento di svago durante le giornate super indaffarate!