La scuola è un percorso di crescita ed approccio alla vita primario, atto alla formazione di persone autonome e pensanti. Ogni persona è un singolo a se stante, che percorre il proprio cammino con esperienze diverse. Per tale motivo, sono stati in molti i pedagogisti e gli esperti che hanno ideato dei metodi di approccio educativo e scolastico alla vita. Uni di questo è il Metodo Steiner: ecco come nasce e come si sviluppa la scuola steineriana.

Cos’è il Metodo Steiner?

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Rudolf Steiner (Murakirály, 25/27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) luminare della pedagogia del primo dopoguerra (http://www.oggiscuola.com)

Nel 1919 a Stoccarda prende vita una nuova metodologia pedagogica: il Metodo Steiner. Siamo nell’epoca del primo dopoguerra, e un imprenditore, Emili Molt, decide di affidare ad un noto luminare della pedagogia, la direzione di un istituto scolastico per gli operai della sua fabbrica. Il pedagogista a cui è stato affidato l’istituto è Rudolf Steiner, il cui metodo innovativo si fonda sull’idea di stimolare uno sviluppo dell’individualità. Alla base di tale metodo, infatti, c’è l’idea che la pedagogia debba essere fondata soprattutto sulle esperienze di vita dell’individuo singolo. Steiner, difatti, sostiene che l’essere umano, dovendo far fronte sin dalla nascita alle prime necessità materiali e morali, potrebbe essere in difficoltà. Per evitare tale frustrazione, quindi, bisogna lasciare che ogni persona trovi autonomamente e con i propri tempi, la sua dimensione.

Nelle scuole Steineriane le lezioni sono organizzate in modo cadenzato, per agevolare il processo di sviluppo dell’individualità. Infatti, si tratta di lezioni costanti e ritmiche, suddivise in: esercitazione, elaborazione e acquisizione. Di giorno in giorno, il tema della lezione si riprende partendo delle informazioni che il bambino rielabora dormendo durante la notte precedente.

Le caratteristiche della scuola steineriana

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Com’è strutturata una scuola steineriana (https://www.greenme.it)

Il Metodo Steiner è proiettato verso l’esaltazione dell’individualità del bambino, andando, quindi, a lavorare su un determinato percorso di apprendimento. Di conseguenza, bisogna accogliere il bambino, o il ragazzo, in un ambiente stimolante, in cui ogni insegnante sia in grado di trovare la giusta chiave di approccio. All’interno della scuola steineriena si va a lavorare soprattutto su 2 aspetti fondamentali:

  • la realizzazione di un percorso che permetta a l bambino di affinare i propri sensi, accrescendo la propria capacità di pensiero;
  • lo sviluppo di tutti gli elementi utili per una formazione personale completa, e quindi stimolare la creatività, l’espressività e la fantasia.

Durante le lezioni vengono proposte attività di gruppo: la socializzazione, infatti, è una delle colonne portanti di questo metodo. In questo modo si va a lavorare sull’abbattimento delle barriere create dai giudizi e dai pregiudizi.

Tra le differenze esistenti con la scuola”classica”, quella che risalta maggiormente è la suddivisione degli anni scolastici. Infatti, la scuola Steineriana si suddivide in tre cicli da 7 anni:

  1. Da 0 a 7 anni
  2. Scuole dell’obbligo e quindi dalla I elementare alla III media
  3. Gli ultimi 7 anni coincidono con le scuole medie superiori


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Deborah Farinon
In volo sulle ali della mia fantasia! Così mi descrivo sin da quando sono una bambina, perché così è come mi sento: sono curiosa e adoro farmi stupire continuamente da ciò che mi circonda, amo la natura, le sfide, la creatività. Tutto questo mi ha permesso di diventare la persona che oggi sono e fare il lavoro dei miei sogni: l’educatrice! Non si deve mai aver paura di mettersi in gioco!!!