In alcuni casi gli adulti guardano al bambino come se fosse un essere maligno, che riesce a raggirarli sin dai primi anni di vita: in parte è vero! A volte accade che il genitore, per paura di sgridarlo troppo o per le poche attenzione, viene in un certo senso sottomesso dal figlio. Ma no, non è assolutamente vero che i bambini sono bugiardi. O per meglio dire, nei primi 3 anni di vita, il bambino non racconta bugie, descrive la realtà per come la vede!

I bambini raccontano le bugie?

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Pinocchio non si dicono le bugie (https://geekandsundry.com)

Il bambino, nell’età prescolare, non è definibile bugiardo. Infatti, in questa particolare fascia di età, il piccolo non è portato, a differenza dell’adulto, a raccontare volontariamente una bugia. Quelle che noi adulti, maliziosamente, consideriamo come tale, in realtà è un modo del bambino di raccontare la sua realtà. Si tratta, cioè, di storie attraverso le quali acquisire pian piano la propria autonomia e distacco da quello che invece viene visto dall’adulto. In questo periodo della vita di un bambino, infatti, egli tende a trovare la propria strada, ben distinta da quella del genitore. Il figlio, pertanto, si appropinqua ad intraprendere un percorso di distacco ed indipendenza dalla figura dell’adulto.

I bambini guardano il mondo con gli occhi della fantasia

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il mondo dei bambini è una realtà colma di fantasia (https://www.munckhof.nl)

I bambini, per fortuna, riescono ancora ad osservare ed interpretare il mondo attraverso gli innocenti occhi della fantasia. Pe questo motivo, un episodio raccontato da un bambino, talvolta, potrebbe risultare come un inganno volontario nei confronti di un adulto. Ma non è proprio così: un altro dato importante, infatti, da tener da conto è la sottile linea di confine che il bambino pone tra realtà e fantasia. I bambini, nella fase prescolare, ancora non hanno una chiara concezione della variante spazio-temporale. I piccoli, difatti, vivono in una sorta di realtà del momento, il cosiddetto “qui-e-ora”. In questa dimensione lo spazio, il tempo e le relazioni si fondono e ridividono in sensazioni corporee ed emotive. In poche parole, per riprendere la teoria di Piaget: la mente del bimbo, nei primi 7 anni di vita, fonde realtà e fantasia per poi esprimere la sua visione personale delle cose.

Cosa significa quando un bambino racconta le “bugie”?

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Che significano le bugie dei bambini? (http://www.crudiezine.it)

Nel percorso di crescita del bambino, il raccontare la realtà attraverso l’immaginazione è un traguardo importante per un buon sviluppo cognitivo. Questa capacità, infatti, aiuta il bambino a raggiungere un’autonomia ed indipendenza dal genitore. Quindi, è anche un sintomo positivo dell’intelletto del bambino. Essere in grado di osservare e raccontare la realtà attraverso la fantasia, infatti, è indice di intelligenza. Non solo, questa capacità serve al bambino per intraprendere un percorso di autonomia dal genitore, in quanto gli permette di assimilare ciò che lo circonda con i propri occhi e non con quelli del genitore. Il compito dell’adulto, quindi, è ascoltare ed accettare le storie raccontate dal bambino, prendendole per quello che effettivamente sono.



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In volo sulle ali della mia fantasia! Così mi descrivo sin da quando sono una bambina, perché così è come mi sento: sono curiosa e adoro farmi stupire continuamente da ciò che mi circonda, amo la natura, le sfide, la creatività. Tutto questo mi ha permesso di diventare la persona che oggi sono e fare il lavoro dei miei sogni: l’educatrice! Non si deve mai aver paura di mettersi in gioco!!!