Un bambino, quando nasce e apre gli occhi, il primo contatto con il mondo esterno è l’affetto che la madre gli trasmette attraverso la voce, la pelle e la percezione del battito del cuore. Tutte le cose materiali che si donano al bambino sono utili, ma ci sono cose molto più importanti ed essenziali. Si tratta di gesti e parole che servono a favorire lo sviluppo emotivo, fisico e neuronale. Abbracciare un bambino è parte integrante di questo processo di sviluppo.

Un abbraccio aiuta a crescere

abbracciare un bambino
Abbracciare un bambino vuol dire stimolare la sua crescita (https://curiosandosimpara.com)

L’abbraccio è un gesto che crea una vicinanza intima tra la pelle della madre e quella del figlio. Questa vicinanza stimola l’aspetto sensoriale atto a favorire la crescita, il sistema immunitario, la temperatura corporea ed il respiro. Gli abbracci, come ogni gesto affettuoso, è il primo linguaggio che si utilizza tra madre e figlio. Per rendere efficace questa comunicazione bisogna porsi al piccolo con il cuore. Questo mezzo comunicativo, però, non deve rimanere un’esclusività materna. Anzi, i papà sono parte fondamentale nei primi mesi di vita. Attraverso la figura paterna ed il contatto con essa il bambino acquisisce il senso di sicurezza.

Una forte personalità grazie ad un abbraccio

papà
relazione padre e figlio (http://www.buzzland.it)

Gli abbracci sono il mezzo attraverso il quale costruire un vincolo tra genitore e figlio. La mancanza di questi semplici gesti influirà, quindi, negativamente sulla personalità del figlio. Il genitore è il primo soggetto sociale con cui il bambino si rapporta, apprendendo come si instaura e vive una relazione. Se la relazione tra il genitore ed il figlio si rivelasse in modo freddo, aggressivo o distante e indifferente, il bambino si porrà al mondo nella medesima maniera. L’abbraccio è un semplice gesto d’affetto attraverso il quale il bambino si sente amato. Un bambino, che si sente accettato ed amato in famiglia, si sentirà allo stesso modo accettato ed apprezzato nel momento in cui si porrà al mondo. In questo modo il bambino sarà in grado di diventare un essere sociale.

 



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In volo sulle ali della mia fantasia! Così mi descrivo sin da quando sono una bambina, perché così è come mi sento: sono curiosa e adoro farmi stupire continuamente da ciò che mi circonda, amo la natura, le sfide, la creatività. Tutto questo mi ha permesso di diventare la persona che oggi sono e fare il lavoro dei miei sogni: l’educatrice! Non si deve mai aver paura di mettersi in gioco!!!