Tante cose sono state dette riguardo al metodo Montessoriano. Molte critiche hanno riguardato soprattutto la tavola delle faccende domestiche del bambino. In quanti sanno di cosa si tratta?

L’autonomia e il metodo Montessoriano

tavola delle faccende domestiche del bambino
Maria Montessori e i suoi bambini (http://cemco.org)

Agli occhi di molti genitori il metodo Montessoriano può sembrare rigido e limitante. Invece, potrebbe stupire quanto un progetto educativo di questo tipo possa donare ad un bambino. Attraverso un tale percorso si va a lavorare sull’autonomia e sulla stimolazione della fantasia. L’autonomia è una facoltà che va conquistata: per diventare autonomi bisogna imparare a conoscere se stessi, l’ambiente circostante e l’altro. Maria Montessori aveva realizzato un progetto educativo per preparare il bambino a diventare un essere sociale in grado di rispettarsi e rispettare.

Un bambino, per diventare grande ed autonomo, deve affrontare un viaggio attraverso le proprie competenze, capacità e limiti. Il percorso di sviluppo deve portare il bambino verso la capacità di indipendenza. Per poter ottenere tale risultato, noi adulti (genitori ed educatori) dobbiamo provvedere a dare ai bambini i mezzi attraverso i quali crescere sviluppando le proprie capacità. Uno di questi mezzi è proprio la tavola delle faccende domestiche. Come diceva Maria Montessori: il bambino è un foglio bianco, ma non dobbiamo essere noi a riempirlo, ma lui stesso!

Cos’è la tavola delle faccende dei bambini?

tavola delle faccende domestiche del bambino
Tavola montessoriana delle faccende domestiche dei bambini suddivise per età

Coinvolgere i bambini nelle faccende domestiche è un metodo semplice, ma altamente efficace, per responsabilizzare i propri bambini. La tavola delle faccende dei bambini, propone dei compiti domestici da far svolgere ai bambini. Tali attività sono divise in base all’età. Ovviamente, ci si rivolge a bambini che sappiano camminare, dai 2 anni circa. Inoltre, è importante sottolineare che per i primi anni (fino ai 5 anni circa) è opportuno supervisionare le attività. I bambini che sanno camminare, e che quindi sono in grado di muoversi autonomamente, possono svolgere delle attività riguardando alla routine domestica. Partendo dalle azioni basilari per la propria persona come bere e mangiare da soli, sino alla collaborazione con mamma e papà per lo svolgimento di piccoli gesti. Inoltre, le faccende sono organizzate in base all’età e in rifermento alla fascia di sviluppo.

A cosa serve la tavola delle faccende dei bambini?

tavola delle faccende domestiche del bambino
La tavola delle faccende domestiche dei bambini ha degli scopi ben precisi (http://www.donnamoderna.com)

Ogni attività proposta all’interno della tabella è in riferimento ad un momento particolare della giornata. Il bambino svolgendo tali faccende apprendono anche la cadenza delle tempistiche giornaliere. In particolar modo con questo percorso educativo si va a lavorare su alcune precise capacità.

  • Sviluppo motorio: con le attività della tabella, si va a lavorare sulla coordinazione motoria e quindi anche sulla conoscenza del proprio corpo. In questo modo si acquisisce anche una stabilità motoria migliore e un corretto equilibrio.
  • Collaborazione: coinvolgere i bambini nelle quotidiane faccende domestiche fa sentire il bambino partecipe, parte integrante di un gruppo, un tassello importante del proprio nucleo familiare.
  • Fiducia in se stessi: sentirsi parte del gruppo, quindi attivare la capacità di collaborazione, permette al bambino di sentirsi capace di fare. In questo modo il bambino impara ad avere fiducia in se stesso, accrescendo così l’autostima.
  • Sviluppare sane abitudini: per un bambino, la routine è un elemento fondamentale. Aiutare, quotidianamente in casa renderà il bambino più propenso alla logica, al ragionamento autonomo. Queste capacità gli saranno d’aiuto durante il percorso scolastico.


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In volo sulle ali della mia fantasia! Così mi descrivo sin da quando sono una bambina, perché così è come mi sento: sono curiosa e adoro farmi stupire continuamente da ciò che mi circonda, amo la natura, le sfide, la creatività. Tutto questo mi ha permesso di diventare la persona che oggi sono e fare il lavoro dei miei sogni: l’educatrice! Non si deve mai aver paura di mettersi in gioco!!!