Se decidete di allattare il vostro bambino con il biberon, dovrete anzitutto essere convinte della decisione. Non sentitevi in colpa o non pensate che state offrendo una seconda scelta. Questi sentimenti vi priveranno soltanto del piacere di allattare. Cercate di godervi ogni poppata mettendovi comode e riservando al bambino tutta l’attenzione che merita. Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere in caso di allattamento artificiale e soprattutto sul corretto utilizzo del latte in polvere.

Allattamento artificale: il latte in polvere

Il latte in polvere è stato prodotto specificatamente per fornire tutte le vitamine e i minerali di cui il bambino ha bisogno. La maggior parte dei latte in polvere contiene latte vaccino, appositamente trattato e reso più digeribile, e le sue caratteristiche nutritive sono il più vicino possibile a quelle del latte materno. Esistono moltissime marche tra le quali scegliere e l’ostetrica vi consiglierà.

Se sapete che il bambino ha un’intolleranza al latte oppure vi è una chiara storia familiare di allergie al latte vaccino, vi verrà suggerita un’alternativa al normale latte in polvere. Spesso è un latte a base di soia, ma ne sono disponibili anche altri. E’ importante che queste alternative vengano prodotte solo se raccomandate dal medico.

Il latte artificiale è disponibile in polvere, che viene poi mescolata in acqua bollita e fatta intiepidire. E’ importante eseguire le istruzioni riportate sulla confezione perché le quantità sono calcolate in modo molto preciso affinché il bambino assuma il giusto apporto di nutrienti. Non cedete mai alla tentazione di aggiungere una quantità superiore a quanto raccomandato perché pasti troppo pesanti possono essere dannosi per il bambino.

Esistono anche tipi di latte pronti all’uso, disponibili in cartoni o in bottiglia. Sono di solito più costosi del latte in polvere, ma molto pratici quando siete fuori casa.

latte in polvere
Allattamento artificiale, tutto ciò che devi sapere (photocredit: pixabay.com)

Come allattare con il biberon? Consigli utili

Come già anticipato, preparare il latte in polvere seguendo le istruzioni e gettare via l’eventuale latte avanzato. Non riutilizzare mai gli avanzi perché sono un terreno potenzialmente fertile per i batteri. Ad alcuni bambini piace il latte a temperatura ambiente, mentre altri lo preferiscono caldo. Controllare sempre la temperatura del latte sull’interno del polso, per accertarsi che non sia troppo caldo. Controllare che il latte passi dalla tettarella a velocità costante.

Se il bambino deve sforzarsi molto per succhiare, significa che il flusso è troppo lento e vi occorre una tettarella con fori più larghi. Invece, se avete l’impressione che il vostro bambino deglutisca troppo latte e questo gli sgocciola dagli angoli della bocca, significa che il flusso è troppo rapido e la tettarella deve avere fori più piccoli. Se la tettarella si appiattisce durante il pasto, estraetela delicatamente dalla bocca del bambino e fatene uscire l’aria e riproponetela al piccolo.

Provate a stimolare la poppata stimolando la bocca del bambino con la tettarella. Quando apre la bocca, mettetegli la tettarella tra le labbra e il bambino inizierà a succhiare. Tenete il biberon inclinato in modo che il latte riempa completamente la tettarella e il bambino non deglutisca aria, che può causare coliche.

La quantità di latte in polvere di cui il vostro bambino ha bisogno cambia a mano a mano che acquista peso. All’inizio sono sufficienti un paio di misurini, poi occorrerà aumentare. Il pediatra vi consiglierà un diagramma di crescita per controllare i progressi.

Le coliche talvolta rappresentano un problema: fermatevi a metà poppata e fare fare il ruttino a vostro figlio, appoggiandovelo sulla spalla o adagiandovelo sulle ginocchia e massaggiandogli la schiena. Ripetete l’operazione anche a fine poppata. Può succedere che il bambino rigurgiti un po’ di latte durante o dopo il pasto: è del tutto normale. Se il vomito diventa frequente o violento, consultare il pediatra.

Attrezzatura per allattamento artificiale

Tutta l’attrezzatura per l’allattamento artificiale deve essere scrupolosamente pulita. Tettarella e biberon devono essere lavati immediatamente dopo l’uso del latte in polvere e sterilizzati a fondo prima delle poppate successive. Vi occorreranno:

  • Biberon, tettarelle e tappi sufficienti a coprire le 24 ore,
  • Uno sterilizzatore: sono quattro i metodi principali per sterilizzare l’attrezzatura: il metodo chimico (consiste in un recipiente con soluzione sterilizzante), lo sterilizzatore elettrico a vapore, lo sterilizzatore a vapore per microonde o la tradizionale bollitura,
  • Scovolino per pulire bene l’interno,
  • Soluzione o pastiglie sterilizzanti per il metodo chimico,
  • Scalda biberon: è facoltativo ma può essere molto utile, soprattutto per le poppate notturne.

Leggi anche “Settimana 25: scelta del tipo di allattamento



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Tiziana Passalacqua
33 anni e mamma di tre splendidi figli. Innamorata della mia famiglia e, molto spesso, più bambina io di loro! Adoro il mio lavoro che, oltre a regalarmi soddisfazioni, rappresenta il mio momento di svago durante le giornate super indaffarate!