Come prevenire le ragadi al seno durante l'allattamento

Come prevenire le ragadi al seno durante l’allattamento

Le ragadi al seno durante l‘allattamento, in particolare nel primo periodo, si formano principalmente se il bambino non si attacca correttamente. Per prevenirle, quindi, è fondamentale attaccare il bambino in modo corretto, assumendo la posizione più comoda per entrambe, da stabilire di volta in volta. Ma è altrettanto importante giocare di anticipo seguendo delle semplici regole durante gli ultimi mesi di gravidanza.

Tra i disturbi più comuni legati all’allattamento al seno ci sono le ragadi, gli ingorghi mammari, le mastiti. (http://abbraccioallavita.it)

Cosa sono e come si formano le ragadi al seno?

Le ragadi al seno sono dei piccoli tagli, più o meno profondi, che compaiono sul capezzolo o nell’aureola che lo circonda. Solitamente, possono comparire durante le prime settimane di allattamento e sono molto dolorose durante la suzione. Quando il dolore è particolarmente forte, può scatenare nella mamma il rifiuto di allattare, privando il proprio bambino dell’alimento più salutare e raccomandato per la sua crescita ed il suo sviluppo. Inoltre, il mancato allattamento può agevolare ingorghi ed infiammazioni delle ghiandole mammarie (mastite).

In caso di capezzolo retratto, che rende difficile attaccare il bambino correttamente, si può rimediare usando la coppetta paracapezzolo in argento.

Coppette In Argento Per L’Allattamento. In vendita a partire da € 44.18

Come prevenire le ragadi al seno durante l’allattamento?

Prevenire è sempre meglio che curare, ed in questo caso la prevenzione è veramente importante quanto semplice. E’ importante già negli ultimi mesi di gravidanza allenare il capezzolo e prepararlo alla suzione nel modo più naturale possibile, evitando traumi. Ad esempio massaggiare il seno quotidianamente con l’olio di mandorle ammorbidisce la pelle, idratandola e fortificandola.

Possono inoltre essere eseguiti degli esercizi manuali direttamente sul capezzolo:

  • Rotazione del capezzolo: per favorirne l’estroflessione, afferrarlo tra indice e pollice facendogli compiere dei movimenti rotatori in senso orario ed antiorario.
  • Stiramento del capezzolo: posizionare i pollici alle estremità contrapposte dell’areola (sia verticali che orizzontali) ed eseguire delicati movimenti di stiramento.

[mom]

La posizione corretta per allattare

Come già accennato, la principale causa della comparsa di ragadi al seno è  l’errato posizionamento del neonato. L’intervento in assoluto più efficace, sia a fini preventivi che terapeutici, quindi, riguarda il corretto attaccamento del bambino, utile tra l’altro anche per stimolare la secrezione lattea. Ecco alcune regole principali:

  • Innanzitutto capiamo qual’è la posizione corretta del neonato: il bambino deve trovarsi sdraiato su un fianco, con la pancia contro il corpo della madre. Il capezzolo deve trovarsi all’altezza del naso del bambino, in modo che, quando spalancherà la bocca, lo afferrerà dal basso verso l’alto.
  • Per attaccarsi correttamente, il bambino deve spalancare la bocca ed afferrare non solo il capezzolo, ma anche gran parte dell’aureola. La guancia del bambino, quindi, apparirà gonfia e tonda, mentre il mento e il naso rimarranno a contatto con il seno.
  • Per evitare che il capezzolo si irriti o che il bambino succhi a vuoto, la poppata non deve durare più di 20-25 minuti.
Posizione corretta di allattamento. (http://www.ilclandestinogiornale.it)
  • Al termine della poppata, il bambino si staccherà spontaneamente dal seno. Se, invece, occorre staccarlo in anticipo, è importante non provocare ‘strappi’ al seno derivati da un movimento brusco. Per eseguire questa operazione è necessario porre un dito all’angolo della bocca, stimolandola e spingendo il seno verso il basso.
  • La comparsa delle ragadi al seno non richiede la sospensione dell’allattamento, a meno che non ci sia la comparsa di sangue. In questo caso occorre consultare il medico e ricorrere a medicinali cicatrizzanti ed antibatterici.

Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)

GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE

La tua opinione per noi è molto importante.
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici


Potrebbe interessarti anche:
Condividi

Recent Posts

Come supportare le difese immunitarie dei bambini? Ecco alcuni consigli semplici

Il sistema immunitario dei bambini è un meccanismo complesso, che si sviluppa con la crescita…

5 Febbraio 2024

Camera da letto per 3 bambini: come dividere equamente gli spazi

Avere due figli può già essere una sfida, ma se si raggiunge addirittura la quota…

28 Settembre 2023

Alcuni consigli per non perdere più gli oggetti dei propri bambini

È capitato a tutti noi di vedere nostro figlio tornare da scuola senza il suo…

16 Agosto 2023

Giocattoli di legno: una scelta attuale e positiva per lo sviluppo dei tuoi bambini

Oggi vi vogliamo parlare di una tipologia di giocattoli sempre più diffusa, ritornata in voga…

31 Luglio 2023

Tensioni delle batterie auto elettriche per bambini: 6v, 12v e 24v

Se stai pensando di acquistare un'auto elettrica per bambini, potresti trovarti di fronte alla domanda:…

24 Luglio 2023

Come fare pulizie rapide con bambini piccoli in casa: una guida esaustiva

Quando si è mamme il tempo diventa un bene prezioso. Può sembrare una sfida, infatti,…

6 Luglio 2023