Crisi del distacco: trauma infantile o genitoriale?
Nel precedente articolo abbiamo già parlato del ritorno al lavoro fornendo consigli utili su come sopravvivere al distacco. Approfondiamo il tema cercando di capire se il trauma del distacco è dovuto più dai capricci del bimbo o dalle ansie della mamma.
I bambini, nei loro primi mesi di vita, sono abituati ad avere una sola figura di riferimento, generalmente la mamma (dato l’attaccamento psico-fisico conseguenza del parto e dell’allattamento). Ma a volte potrebbe essere il padre o una figura terza sia parentale che non (a seconda dei casi strutturali della famiglia).
Crescendo, però, i bambini iniziano ad avere il bisogno di giocare e condividere con i propri “pari” (coetanei). Tale bisogno sarà colmato dalla frequenza di un luogo preparato, quale il nido o la scuola materna.
L’ingresso ad uno di questi servizi comporterà il distacco dalla figura di riferimento. Questa tappa sarà un momento difficile. Ma il trauma reale è vissuto dal figlio o sarà uno stato mentale del genitore rinviato poi al bambino?
Il distacco dal figlio, per i genitori, soprattutto per la figura di riferimento, sarà più difficile in quanto un adulto razionalizza la situazione lasciando da parte l’istinto, al contrario dei piccoli.
Inoltre la positività di questo passaggio è nelle mani degli adulti. Infatti, se un genitore sarà in grado di trasmettere al figlio la dovuta sicurezza e tranquillità, quest’ultimo vivrà il distacco con serenità. E si lascerà coinvolgere e distrarre dal “gruppo dei pari”, dagli altri bimbi e dalle attività che gli verranno proposte in questo nuovo percorso di crescita.
Per questo motivo il personale qualificato delle strutture per l’infanzia, solitamente, propone al genitore una collaborazione atta a rendere il percorso di inserimento del bambino, sereno e costruttivo.
[mom]
È di fondamentale importanza che il genitore non trasmetta al figlio ansie e paure. I bambini sono esseri umani e quindi esseri socievoli e portati ad affrontare ogni cambiamento. Inoltre, non essendo ancora esseri completamente razionali ma istintivi, i bambini, a differenza degli adulti, hanno una maggiore capacità di adattamento.
Se essa sarà sviluppata positivamente, cresceranno apprendendo la resilienza (capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà). Divenendo in grado di improntare un percorso di crescita e di vita positivo. In grado di affrontare ogni ostacolo che la vita gli pone davanti.
Deborah Farinon
Dottoressa in Scienze dell’Educazione
Leggi anche:
Perché è importante uscire all’aria aperta in ogni stagione?
Preadolescenza: come preparare nostro figlio ai cambiamenti.
Tutto pronto per il rientro a scuola?
Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici.
Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)
GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE
La tua opinione per noi è molto importante.
Il sistema immunitario dei bambini è un meccanismo complesso, che si sviluppa con la crescita…
Avere due figli può già essere una sfida, ma se si raggiunge addirittura la quota…
È capitato a tutti noi di vedere nostro figlio tornare da scuola senza il suo…
Oggi vi vogliamo parlare di una tipologia di giocattoli sempre più diffusa, ritornata in voga…
Se stai pensando di acquistare un'auto elettrica per bambini, potresti trovarti di fronte alla domanda:…
Quando si è mamme il tempo diventa un bene prezioso. Può sembrare una sfida, infatti,…