Quando la gravidanza si interrompe, come comportarsi con il fratellino?

Quando la gravidanza si interrompe, come comportarsi con il fratellino?

“Caro Babbo Natale, quest’anno sono stato molto buono con mamma e papà e per regalo non voglio un gioco, ma desidero con tutto il cuore una sorellina nella pancia di mamma…“. Iniziava così la letterina indirizzata a Babbo Natale, dettata da mio figlio Gabriele a soli 5 anni di età, con qualche mese in anticipo. Ormai era diventato l’argomento del giorno: “mamma, vorrei tanto una sorellina!”, “quando arriva la sorellina nella tua pancia?”

Come spiegare un momento di forte dolore al proprio bambino senza trasmettere ansie e paure? (http://www.thefamilytrainer.com)

Fino al giorno in cui, con l’avvicinarsi del Natale, ha avuto la splendida idea di rivolgersi a Babbo Natale, certo di avere finalmente il riscontro positivo che tanto desiderava. E così fù. La mattina di Natale, sotto l’albero c’era la letterina di risposta da parte di Babbo Natale ed un paio di scarpine rosse: Gabriele riceverà il dono di diventare finalmente un fratellino maggiore!

Inutile a raccontare l’emozione, la gioia e l’euforia di tutta la famiglia per questo lieto evento. Gioia che purtroppo è destinata a durare per sole 13 settimane e 2 giorni…

Quando la gravidanza si interrompe…

A pochi giorni dalla notizia, tutti i compagni di asilo, le loro mamme, le insegnanti e anche i conoscenti che incontravamo per strada sapevano che nella mia pancia stava crescendo la sua sorellina: Gabriele era già un fratello maggiore dolce ed apprensivo. Tornava da scuola e dalla tasca del suo grembiulino, puntualmente tirava fuori la caramella che la maestra aveva dato a lui come premio. Disegni, letterine, tutto per la sua sorellina.

L’amore di Gabriele per la sorellina in pancia.

Fino a quando una mattina, appena alzata dal letto, notai delle piccole perdite scure. Senza perdere tempo, sono corsa in ospedale per un controllo e per accertarmi che tutto era apposto. L’espressione seriosa del mio ginecologo iniziava a preoccuparmi. Non sentivo il cavalcare dei battiti del cuoricino provenire dall’ecografo… Fino a quando, con notevole difficoltà, il mio ginecologo mi guardò e mi disse: non c’è battito.

Come un fulmine a ciel sereno la gravidanza terminava li. Senza preavviso. Senza avere il tempo ed il modo di realizzare. Aborto spontaneo, o selezione naturale, questa è stata l’unica causa che ha determinato la fine di una gravidanza tanto desiderata.

La carezza del bambino mai nato – Martin Hudacek (www.stagnibrencaelisa.com)

Quando la gravidanza si interrompe, come comportarsi con il fratellino?

Il mio pensiero più grande era: come dirlo a Gabriele? O meglio, cosa dire a Gabriele? Catapultata in un altro ospedale per procedere al raschiamento, il quale ha richiesto una notte fuori casa, non ho avuto il coraggio di parlare con lui. Piangevo e basta. Dovevo solo calmarmi e trovare le parole giuste.

Ogni famiglia decide come spiegare la perdita ai propri bambini, in base alla propria visione della vita. Ogni membro della famiglia deve utilizzare le stesse spiegazioni per non confondere il bambino. E’ importante utilizzare parole semplici, e non avere il timore di parlare della morte con il proprio figlio. E’ meglio spiegare cosa è accaduto realmente piuttosto che inventare storie che potrebbero creare confusione.

[mom]

 

Per me non è stato affatto semplice dire che la sorellina tanto attesa e desiderata non sarebbe più nata. Ma ce l’ho fatta. Ho dovuto ripetere più volte la cosa perché inizialmente non ha subito realizzato, o forse non voleva accettarlo. Infatti continuava a dire a tutti che nella mia pancia c’era la sua sorellina. Con molta calma ho insistito, fino a quando ha iniziato a farmi domande di chiarimento. Dopo tre mesi Gabriele ha finalmente accettato la realtà.

La tristezza e la tensione di noi adulti possono provocare nei piccoli confusione, paure o addirittura sensi di colpa. E’ fondamentale, quindi, parlare con loro ed ammettere di essere tristi spiegando il motivo, sicuramente riescono a vivere il momento con più serenità.  Affrontare l’argomento con sincerità è necessario anche per evitare che i bambini possano sentirsi responsabili della perdita del fratellino/sorellina.

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