09In Italia, negli ultimi anni, si sta diffondendo sempre di più la pratica delle arti marziali, soprattutto tra i giovani. Le discipline più diffuse nel nostro paese sono: Judo, Jujutsu e Karate. Nella maggior parte dei casi, queste discipline sono considerate esclusivamente tecniche di combattimento (attacco e difesa), non è così! Queste discipline, oltre ad essere un allenamento fisico, sono soprattutto un percorso di accrescimento psichico e spirituale.
Le arti marziali sono discipline che educano prima la mente e poi il corpo: non educano alla violenza, ma al rispetto. Ultimamente, infatti, queste discipline giunte da oriente, sono state proposte nelle scuole come progetti educativi “antibullismo“. Attraverso questi progetti, i bambini e gli adolescenti, apprendono, prima di tutto, come interfacciarsi con l’altro e quanto sia importante l’unione ed il rispetto. Esse non insegnano, come molti pensano, “a fare a botte”. L’arte marziale è una filosofia che incoraggia ed agevola l’autostima e scoraggia gli atti violenti.
Solitamente, viene consigliato di iniziare a praticare uno sport come il Judo intorno ai 6 anni. Già a 3 anni, però, è possibile intraprendere tale percorso. Il Judo, infatti, può essere una disciplina terapeutica all’interno, non solo delle scuole, ma anche delle strutture per l’infanzia. Nei suoi primi 3 anni, il bambino inizia la conoscenza del sè e dell’altro. Si forma il carattere e si acquisiscono le informazioni utili per impostare la propria vita sociale. Attraverso un progetto educativo, che comprenda un percorso di sviluppo psicofisico supportato da una disciplina come il Judo, il bambino acquisisce le basi da cui partire per sviluppare una corretta sicurezza ed autostima.
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Fisicamente parlando, si andrà a lavorare ponendo le basi per una corretta crescita fisica: “tutto ciò che nuoce al corpo non è Judo”. Questo sta a significare che il Judo non è uno sport che tende ad estremizzare i movimenti. Trasmette una filosofia di rispetto anche per quanto riguarda il proprio corpo, averne cura e rispetto.
Il Judo è una disciplina orientale, che come ogni arte marziale, parte dalla mente e non dai muscoli. Questo è il motivo per cui tale arte è propedeutica per i bambini, anche i più piccoli. A partire dai 2/3 anni, infatti, il bambino inizia ad affacciarsi sul mondo come soggetto sociale. Egli ha già intrapreso il percorso conoscitivo del proprio corpo e inizia ad estendersi verso l’altro. Il Judo potrebbe diventare una base da cui partire per apprendere piccole regole utili ad accede al mondo esterno. Conoscere bene se stessi, il proprio corpo ed i propri limiti, rispecchiandosi soprattutto nell’altro, permette all’essere umano di apprendere il vero valore del rispetto e della condivisione. Questi punti sono fondamentali per la crescita sana della mente del bambino.
Per i dati e le informazioni tecniche relative alle arti marziali si ringraziano Angelo Francocci (Insegnante di Judo e Coordinatore tecnico del Dojo) e Valentina Di Marco (Educatrice Professionale e Responsabile educativa) .
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