La parodontite è un’infezione delle gengive e dei tessuti che circondano e sostengono i denti e si tratta del secondo e più grave stadio del disturbo gengivale. Vediamo insieme quali sono le cause e cosa occorre fare in caso di parodontite, soprattutto in gravidanza.
La parodontite è un’infezione cronica che colpisce le strutture preposte a sostegno dei denti, il secondo stadio del disturbo gengivale. E’ irreversibile e, al lungo andare, può portare alla caduta perdita dei denti. In gravidanza, il rischio di contrarla aumenta. E’ importante quindi conoscere alcune regole di prevenzione e soprattutto riconoscere alcune avvisaglie per poter agire in tempo.
La parodontite è provocata dall’accumulo della placca batterica al di sopra e a l di sotto del bordo gengivale e può svilupparsi quando la gengiva non viene trattata in modo adeguato. Col tempo, quindi, l’osso e gli altri tessuti che sostengono i denti possono subire danni irreversibili. I danni ai tessuti provocano così la separazione delle gengive dai denti, creando degli spazi in cui può svilupparsi la placca ed infezioni.
Prima di arrivare allo sviluppo della parodontite, occorre prestare attenzione ad alcuni campanellini di allarme:
Se hai uno di questi sintomi, non ignorarli ma rivolgiti presto al tuo dentista di fiducia il quale ti consiglierà le migliori cure per trattare il problema prima che sia troppo tardi.
La causa scatenante di questa malattia è di sicuro la scarsa igiene orale quotidiana. Ricordiamo che l’igiene orale è la prima regola di prevenzione e per contrastare il manifestarsi dei primi sintomi. Un altro importante fattore di rischio è il fumo: chi fuma ha le probabilità tre molte maggiori di contrarre la parodontite rispetto ai non fumatori. Non solo, i fumatori risponderanno anche peggio ai trattamenti.
Durante la gravidanza è necessario prestare una maggiore attenzione a denti e gengive. I livelli alti di progesterone e di estradiolo nel sangue, infatti, comportano un alto rischio di infiammazioni gengivali: tessuti e mucose diventano più sensibili. Inoltre, l’incremento di estrogeni influenza il sanguinamento e l’infiammazione gengivale perché aumenta il volume del sangue in circolo. La cosidetta “gengivite gravidica” comunque va prevenuta e curata, per non incombere in conseguenze poco piacevoli, come appunto la perdita dei denti.
L’igiene dentale in gravidanza è più importante che mai perché il fluido crevicolare (il liquido contenente zuccheri e proteine che si trova nel colletto gengivale) aumenta in gravidanza. Ciò comporta quindi l’aumento della placca batterica, alimentando i batteri gram-negativi che causano la parodontite.
Per ridurre il rischio di problemi gengivali occorre mantenere un buon regime di igiene orale, ovvero:
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