La nascita di un bambino è un momento gioioso per i genitori, ma tra pianti, notti insonni e stress potrebbero essere messi a dura prova. A volte i nervi saltano per la stanchezza arrivando a scuotere il piccolo anche con violenza. Ma sapevate che potrebbe essere un rischio mortale per i nostri bambini? Ecco cos’è la Shaken Baby Syndrome?
La Shaken Baby Syndrome (SBS) è una condizione data dal violento scuotimento del corpicino di un bambino. Questo gesto crea un trauma sull’encefalo apportando quindi gravi conseguenze neurologiche. Questa patologia, oltre ad essere conseguenza dello scuotimento, potrebbe derivare anche da un violento impatto con una superficie dura. In pratica scuotendo forte un bambino tenendolo per braccia o busto, si provoca un movimento della testa così violento da lesionare i tessuti interni della scatola cranica. In particolare si provoca una trazione a livello del midollo cervicale, un trauma contusivo del cervello contro la scatola cranica ed una trazione su vasi cerebrali, con conseguente loro rottura ed emorragia. Dato l’atto così fortemente violento, la Shaken Baby Syndrome è stata riconosciuta dalla legge come una forma di abuso e maltrattamento su un minore.
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I sintomi da SBS in fase acuta sono:
Nella maggior parte dei casi, sono i genitori, ignari a causare la SBS ai propri figli. Infatti giungono in pronto soccorso o dal pediatra genitori con figli che presentano questi sintomi, senza sapere da cosa siano stati causati. Questo sottolinea l’ignoranza di molti riguardo questo aspetto particolarmente delicato. Questa sindrome è veramente grave, tanto che nel 20% dei casi il bambino muore. Chi invece sopravvive alla fase acuta, presenta danni neurologici inguaribili. Tra le problematicità permanenti lasciate dalla SBS si possono presentare: disturbi comportamentali e dell’udito, convulsioni, paralisi, cecità e ritardi dello sviluppo.
Solitamente, quando si pensa ad un genitore che causa una simile conseguenza al proprio figlio si pensa ad una persona violenta e crudele. Ma non sempre è così. Molti genitori cadono nell’errore dello scuotimento del bambino ignari delle gravi conseguenze del gesto. Infatti, esistono dei fattori di rischio che conducono il genitore (il più delle volte la mamma) a reagire in questo modo. Tra i fattori di rischio c’è la giovane età in cui si diventa genitori, la depressione post parto, le condizioni socioeconomiche (disoccupazione) e l’uso di sostanze stupefacenti o alcool. In sostanza, un genitore che arriva a scuotere il proprio figlio è in uno stato in cui il livello di sopportazione si è precipitosamente abbassato. Il più delle volte la causa di questo atto è il pianto continuo, prolungato ed ingiustificato del bambino.
Dati i numerosi casi di morte dei neonati per SBS, e data la scarsa conoscenza di questa sindrome e delle cause che la comportano, per sensibilizzare i genitori si stanno organizzando delle campagne nazionali. La più importante è “Coccolalo! Ma non scuoterlo, mai!”: un volantino in cui sono spiegate le azioni da non compiere con un bambino e le conseguenze che da esse derivano. Per evitare gravi conseguenze è bene informarsi ed informare!
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