L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”. Grazie ad essa la persona può arrivare a comprendere lo stato d’animo di chi ha difronte. Che sia gioia o dolore, è fondamentale comprendere l’altro, anche senza bisogno di parlare. Questa capacità aiuta soprattutto nei rapporti quotidiani. Infatti, ogni volta che dobbiamo interfacciarci con altre persone, siano essi colleghi di lavoro, partner, amici, famigliari, ecc… sarebbe opportuno ricorrere a tale abilità. L’empatia è, dunque, un supporto cruciale per le relazioni tra le persone.
La notizia, che negli ultimi tempi ha incuriosito molte persone, riguarda l’inserimento dell’ora di empatia all’interno del programma scolastico. La “Klassens tid” è un’ora di comunione in classe, prevista una volta alla settimana, durante la quale i più piccoli, sperimentano questa “disciplina” ancora ampiamente ignota nelle nostre strutture scolastiche. Nelle scuole danesi, questa parte del programma è entrata ufficialmente nel curriculum nazionale nell’anno 1990. Ma per la Danimarca, questa pratica non è del tutto una novità, poiché, è già dal lontano 1870 che la si pratica.
Nelle scuole danesi, quindi, viene appresa l’empatia attraverso momenti di comunione molto banali, ma assai fondamentali. può essere organizzata un’attività di cucina, ad esempio, nella quale i bambini preparano e poi mangiano assieme un dolce. In questi momenti di comunione i piccoli imparano ad ascoltare e comunicare, trattando i propri problemi con l’altro facendoli propri e rielaborandoli. In questo modo, il bambino che espone il proprio problema viene messo in condizione di affrontare tale ostacolo, che magari da solo non sarebbe stato in grado di superare. Intanto, gli altri possono comprendere come attivarsi per divenire supporti positivi.
Ovviamente per divenire un’ora all’interno del programma scolastico, la lezione di empatia offre alla persona molti benefici. Questo momento di comunione, potrebbe rivelarsi particolarmente efficace nella lotta contro il bullismo. Ascoltare l’altro e porsi nei suoi panni per trovare una soluzione al problema, permetterebbe a tanti di comprendere le difficoltà altrui. Comprendere questo concetto potrebbe aiutare molti di quei bambini che con il loro fare prepotente, da bullo, solitamente nascondono un animo debole e sofferente!
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