“E’ tutto mio!” Come comportarsi durante la fase possessiva dei bambini?
Tutti i bambini, chi prima e chi dopo, si trovano a dover fare i conti con un periodo in cui la condivisione di giochi e di ogni altra cosa non può essere accettata. Questa fase possessiva dei bambini inizia intorno ai 18 mesi, con un picco intorno ai 2/3 anni di età.
Durante questo periodo, la parola d’ordine è “MIO!” ed è quasi impossibile cercare di insegnare alla condivisione. Vediamo come è meglio comportarsi quando il nostro bambino si dispera se qualcuno tocca le sue cose.
Se il nostro bambino strappa dalle mani altrui un oggetto, o fa il possibile per non lasciare lo stesso dalle proprie mani, anche se quella cosa non gli appartiene, non si tratta di egoismo. Anzi, al contrario, questo comportamento è del tutto normale. Si tratta di un passaggio obbligato nella maturazione cognitiva e nella costruzione della personalità del bambino. Si manifesta in genere dopo l’anno di età, quando comincia a staccarsi dalle figure di riferimento e a percepire la differenza tra il mondo esterno ed interno (il proprio corpo). In questa fase di identificazione, il bambino ha la convinzione che tutto ciò che lo circonda sia un prolungamento del suo essere, rivendicando, quindi il suo diritto al possesso su ogni oggetto.
Durante questa fase di egocentrismo che spesso dura anche qualche anno, i genitori sono in crisi e non sanno come comportarsi di fronte ad atteggiamenti decisamente possessivi nei confronti degli oggetti, soprattutto quando il bimbo inizia a relazionarsi con i coetanei. Puntualmente questi atteggiamenti finiscono in litigi e pianti.
Nell’attesa che questa fase passi pian piano con il tempo, noi genitori dobbiamo lavorare su alcuni aspetti. Innanzitutto dobbiamo trasmettere un modello educativo coerente, che si adatti al loro temperamento. Cercando di spiegare al bambino che non tutto ciò che lo circonda è di sua proprietà, è bene anche insegnare e mostrare che esiste anche lo scambio di oggetti e che , quindi, quando una cosa viene prestata deve essere poi restituita.
E’ inoltre fondamentale insegnare le famose paroline magiche, indispensabili per chiedere in prestito gli oggetti. Quindi il bambino deve imparare a chiedere una cosa per favore e ringraziare quando gli viene data. Questo permette al bambino di sviluppare una rappresentazione del modo in cui ci si comporta nel momento in cui si condivide qualcosa.
Può capitare che, nonostante il nostro impegno, il bambino non si comporti nella maniera sperata. In questo caso è fondamentale non utilizzare metodi aggressivi, ma un suggerimento può essere quello di stimolare un atteggiamento positivo, premiando il bambino, piuttosto che punirlo per atteggiamenti negativi.
In ogni caso, care mamme, non preoccupatevi più di tanto… Passati i quattro anni di età, i bambini superano completamente questa fase ed imparano facilmente a condividere le proprie cose con gli altri!
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