Conoscere, comunicare, informarsi in tempo reale… Ma quante opportunità ci offre il web? Io personalmente preferisco tenermi aggiornata sulle ricette più sfiziose del momento piuttosto che sfogliare i miei vecchi ricettari, chiusi ormai da tempo in libreria! E le mie vacanze estive? Adoro navigare alla ricerca della meta perfetta, leggendo i commenti e le recensioni di chi è già stato in quel posto.
Normalmente, gran parte dei navigatori riesce a mantenere un rapporto sano, lucido e occasionale con la rete. Purtroppo questo non accade tra i giovanissimi, i quali perdono molto facilmente la capacità di distinguere la differenza tra il mondo digitale e quello reale, allentando progressivamente i contatti con quest’ultimo, ritenuto più frustrante e meno accessibile.
Se pensiamo ai soggetti emotivamente chiusi con difficoltà a relazionarsi, la realtà virtuale è la soluzione migliore. Basta un solo click e ci si può trasformare in un trascinatore, in un capo forte e affascinante di invisibili interlocutori. E poi si clicca, si chatta, si tagga, si quota, si inviano 1000 whatsapp per rendersi visibili, per accaparrarsi amicizie e stima, anche se tutto ciò resta virtuale.
Basta guardarsi attorno per vedere bambini anestetizzati di fronte ad un iPhone, iPad, tablet che non hanno neanche la percezione e la cognizione di dove si trovano e di che cosa stanno facendo. Sono li fisicamente, seduti al ristorante, al parco giochi, in auto, al supermercato, ma in realtà non ci sono perché si trovano in un loro mondo virtuale che non permette loro di vedere cose all’esterno. Non conoscono più colori, odori, sapore e soprattutto emozioni condivise con la mamma e il papà.
Capita anche a me di gridare a mio figlio arrabbiata, ma non allarmata: “… tutto il giorno davanti al computer…!”
E’ fondamentale però stabilire il corretto rapporto tra il proprio figlio e tutta la tecnologia digitale a sua disposizione, prima che sia troppo tardi. Se riconoscete uno di questi segnali in vostro figlio è il caso di prendere subito provvedimenti quando:
Se vi accorgete di un uso improprio, prima che si trasformi in una dipendenza vera e propria, occorre intervenire con tatto e gradualità informando il proprio figlio che troppe ore davanti alla rete fanno male alla salute e che bisogna cambiare.
Mi raccomando, non lasciamoli liberi di privarsi delle cose belle e reali che ci circondano. Aiutiamoli ad apprezzare tutto ciò che la natura ci offre.
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