Il percorso di crescita di un bambino, prevede in ogni caso dei pericoli, allora perché non insegnar loro come evitare spiacevoli incidenti? Ecco come insegnare ai piccoli ad utilizzare utensili da cucina e posate nel modo più corretto ed in sicurezza.
Molti oggetti della quotidianità si potrebbero trasformare in armi improprie nelle mani di chi non sa come usarle nel modo giusto. Il coltello e le forbici sono accessori taglienti ed appuntiti, la forchetta può pungere, la matita potrebbe accecare un occhio. Ma col tempo, anche il bambino dovrà utilizzare questi accessori, ed allora come possiamo evitare che si faccia male? Vietandogli di usarli? No, sarebbe controproducente per il suo sviluppo logico-cognitivo e motorio! Ed allora ecco come sarà possibile aiutare il proprio bambino a prendere confidenza con questi utensili.
Usare utensili e posate finte sarebbe un po’ come prendere in giro vostro figlio. In questo caso, il bambino non prenderebbe coscienza della pericolosità e del reale utilizzo di un accessorio. Per questo motivo devono essere utilizzati accessori reali. Ovviamente ogni oggetto di questo tipo deve essere fatto in modo che il bambino riesca ad utilizzarlo con le sue manine evidentemente più piccole delle nostre.
Quindi bisogna utilizzare accessori piccoli ed adatti alle loro manine, ma la loro funzione non deve essere diversa da quelle per adulti. Sostituire gli accessori reali con quelli giocattolo, trasmetterebbe al bambino delle informazioni distorte. Ricevere informazioni distorte, quando un bambino è nella fase dell’apprendimento, non permettere di conseguire il giusto scopo, apprendendo delle nozioni e dei dati che non appartengono alla realtà.
Prima di iniziare ad insegnare al bambino come utilizzare questi accessori, occorrerà comprendere se il bambino sia pronto o meno. Come capirlo? Innanzitutto, il bambino deve essere realmente interessato all’oggetto. Essere interessato nel vero senso della parola a qualcosa permette al bambino di poter concentrarsi meglio su ciò che sta andando a fare. La concentrazione reale permette di creare nel piccolo una maggiore prudenza. Ad esempio, un bambino che veramente è interessato a voler ritagliare un foglio di carta, si concentrerà seriamente su ciò che sta andando a fare evitando, così, di tagliarsi.
La pedagogista Maria Montessori, per spiegare quanto sia utile un apprendimento del genere, ci ha fornito delle informazioni riguardanti la “vita pratica”. Allestire delle attività che riportino alla via quotidiana come grattugiare il parmigiano o il pane, fare una spremuta o semplicemente mangiare da soli, ha come scopo stimolare l’autonomia del bambino. ovviamente, queste attività devono essere proposte a bambini che iniziano ad avere una loro autonomia motoria e un’attenzione reale. Solitamente queste attività possono essere proposte a bambini che hanno circa 20 mesi. Che sappiano quindi camminare e che hanno dimestichezza con i propri arti.
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