La balbuzie infantile è una fase che frequentemente tende a sopraggiungere durante il primo approccio del bambino con un linguaggio completo, costituito, non solo da parole scollegate tra loro, ma da frasi complete. Questo fenomeno, nei casi più comuni non è preoccupante: solitamente nei primi 3 anni sorge per poi svanire entro i 5 anni. Si consiglia di rivolgersi ad uno specialista solo nei casi più gravi o quando il problema si prolunga negli anni successivi alla fase normale. Normalmente, dunque, la balbuzie infantile sopraggiunge intorno ai 33 mesi. Gli esperti spiegano questo fenomeno descrivendolo come una disfluenza che con l’acquisizione completa del linguaggio tende a scemare. Ovviamente, anche se non rientra in casi problematici preoccupanti è sempre bene tenere sotto controllo il processo e l’evoluzione del fenomeno.
La balbuzie, secondo gli esperti, è una predisposizione data da diversi fattori quali: l’ambiente, fattori psicologici, e linguistici. Spesso l’insorgere di tale problematica può essere strettamente collegato ad eventi che mutano o destabilizzano la quotidianità del piccolo. Ad esempio, la balbuzie può sopraggiungere con l’arrivo di una sorellina o fratellino, un trasloco, la separazione dei genitori, o da problematiche legate all’ambiente scolastico o al distacco genitoriale. Questi cambiamenti incidono sui processi di controllo motorio del sistema pneumo-fono- articolatorio.
La balbuzie infantile, nei casi più gravi, potrebbe tramutarsi in un vero e proprio disturbo del linguaggio. Come anticipato, nei casi più comuni dopo il quinto anno di vita, questa problematica tende a scomparire. Se invece persiste occorre iniziare a trattarla come un vero e proprio disturbo del linguaggio e della comunicazione. Questo disturbo è conosciuto come balbuzie conclamata. Nel caso, quindi, del sopraggiungere una balbuzie conclamata, occorre intervenire con un trattamento specifico. Questo disturbo è più presente nei maschietti e si presenta con una ripetizione cadenzale di alcune sillabe o con un prolungamento della sillaba terminale. Molto spesso a questo disturbo è associato un comportamento più aggressivo con escalation di rabbia dovute alla vergogna o alla paura, come anche al disagio dato proprio dal non riuscire ad esprimersi correttamente.
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