Cosa fare se il bambino non vuole andare a scuola
Essere genitori è sicuramente il mestiere più difficile del mondo! Molte sono le difficoltà che si incontrano lungo tutto il viaggio con i propri figli. Tra le esperienze più difficile, vi è assolutamente la relazione del bambino con la scuola. A partire dal distacco con la propria figura di riferimento, l’inserimento, di cui abbiamo parlato in precedenza, sino ad arrivare al rifiuto di entrare in sede dimenandosi tra pianti, urla e gesti che possono far molto male all’animo del genitore.
Il cambio della routine, il dover sottostare a regole differenti da quelle di casa, alla condivisione e divisione dei giochi e dei soggetti di riferimento con altri bambini, sono tutti elementi che rendono la scuola una cosa poco simpatica. D’altra parte, però troviamo gli amichetti, i giochi, le attività e la relazione che rendono il tutto più curioso. Queste visioni conflittuali, rendo la scuola un luogo di continui dubbi e lotte interiori che avvolgono il bambino frustrandolo in un certo senso. Cosa significa? Al bambino fa male andare a scuola? Assolutamente NO!
Il bambino, attraverso l’esperienza scolastica, partendo dall’asilo nido, sperimentano, crescono, scoprono e si divertono. Lungo questo percorso stimolano la loro mente ed il loro sviluppo. Una volta superato l’ostacolo iniziali, e le lamentele iniziate a casa, il bambino si diverte, e sta bene con gli altri bambini senza pensare al genitore.
La prima regola, a dire il vero quella fondamentale, è non farsi prendere dallo sconforto cedendo ai capricci del bambino. Lasciare che il bambino resti a casa perché piange e non vuole andare a scuola, è una totale sconfitta del genitore. In questo modo, il bambino comprende ed apprende il mezzo attraverso il quale ottenere, o provare ad ottenerlo, tutto ciò che desidera.
Attraverso alcuni atteggiamenti, sperimentando delle emozioni, il piccolo comprende che può agire sull’emotività del genitore, riuscendo a raggiungere i propri scopi. Non dobbiamo mai sottovalutare l’intelligenza dei nostri figli.
Quindi, nel caso in cui il bambino iniziasse a fare capricci prima di andare a scuola, occorre intervenire per bloccare la situazione, spiegando che non è una cosa brutta e che comunque bisogna farla. Comprendere la differenza tra cosa si deve e cosa piace fare è assai educativo, fondamentale per apprendere il corretto comportamento sociale.
Per convincere il bambino ad andare a scuola, anche quando lui non vuole, esistono delle frasi a supporto del momento. Ad esempio, potreste spiegare che voi siete impegnati, dovete andare a lavoro, anche se preferireste restare a casa con lui, ma che appena ritornate siete a sua disposizione. In questo modo, andate a far leva sul concetto di dovere, facendo comunque sentire importante il bambino, perché è lui il vostro vero pensiero, e quindi che deve andare a scuola per non restare solo a casa!
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