L’adolescenza è spensieratezza, ma anche momento di cambiamenti. Non si ha più la certezza di chi si è: bambini o adulti? È in questo momento di confusione che si approccia anche al sesso. Adolescenti e sessualità: come affrontare i cambiamenti?
Cos’è l’adolescenza?
Il termine adolescenza deriva dal latino e significa: nutrire, qualcosa che si sta nutrendo. Quindi, l’adolescente è colui che deve nutrirsi per terminare il proprio sviluppo, per formarsi completamente. L’adolescenza è un periodo della vita non proprio ben definito: l’inizio si “celebra” con la pubertà. Per le ragazze, questo momento è segnato dal “menarca” (prima mestruazione – 11/13 anni), per i maschietti, invece, inizia circa un anno dopo. La fine dell’adolescenza, al contrario, non ha un’età specifica: in passato, intorno ai 17 anni, si era già adulti, oggigiorno, bisogna attendere i 30 anni circa. Questa estensione dell’adolescenza è causa soprattutto di mutamenti e problematiche sociali, economiche e politiche.
E’ il corpo che cambia
Il periodo dell’adolescenza è colmo di cambiamenti, primo su tutti quello fisico. Queste novità portano veri e propri scompigli nella testa di chi li sta vivendo. Inoltre, famiglia, società o il gruppo dei pari (i coetanei) sono tutte influenze esterne che implicano sullo stato mentale dell’adolescente. Da qui anche i cambiamenti e gli sviluppo psicologico ed emozionale. L’adolescente si trova a vivere un momento di confusione. Il ragazzo non comprende, e non accetta, i cambiamenti del proprio corpo, ha momenti di bisogno assoluto di indipendenza ed emancipazione, o atteggiamenti estremamente infantili.
È proprio in questo momento che, quello che un tempo era un bambino, inizia ad affacciarsi sul mondo come un uomo. E’ il momento del distacco dall’ambito parentale per avvicinarsi e diventare soggetto completo e sociale. Ora l’adolescente ha bisogno di trovare i punti di riferimento, i suoi modelli, scegliendo tra quelli familiari e ciò che la società propone. Questo è quello che accade soprattutto in ambito sessuale: questo perché in famiglia raramente l’adolescente è libero di parlare della propria sessualità.
Adolescenza e sessualità: quando parlarne non è un tabù
L’adolescente deve far fronte a reali bisogni e desideri a lui sconosciuti. Nella maggior parte dei casi, infatti, la sessualità è un argomento che, spesso, in famiglia viene considerato tabù. Non è assolutamente proibito insegnare la propria anatomia in senso prettamente scientifico. Un bambino impara, sin dalle sue prime parole, come si chiamano le parti del proprio corpo, è una cosa naturale. Occorre insegnargli, quindi, che non deve assolutamente provare vergogna per il suo corpo . In questo modo, l’adolescente si sentirà libero di confrontarsi e parlare della propria sessualità con il genitore. Questo comportamento servirà a non incorrere in quelle informazioni devianti che possono giungere a lui tramite fonti non sicure (coetanei o internet).
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Soprattutto, dati gli ultimi eventi, potrebbe essere un modo per evitare atti di violenza eclatanti. Infatti, togliendo questa visione “vergognosa” e depravata del sesso e della sessualità si va a estinguere quel senso di volgarità ed estremizzazione che gli adolescenti di oggi danno a questo argomento. Insegniamo ai nostri figli che il sesso è un meraviglioso gesto d’amore e rispetto verso se stessi e l’altro.
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