Negli ultimi anni, sono diventate sempre più numerose le notizie di donne allontanate da luoghi pubblici, perché in procinto di allattare al seno il proprio figlio. Leggendo c’è chi ne resta indignato: chi per il gesto subito dalla donna, chi, invece, per ciò che la stessa si appropinquava a fare pubblicamente.
Aldilà di ciò che si pensa, occorre sapere che esistono delle organizzazioni, nazionali ed internazionali, che hanno stilato un rapporto sull’importanza dell’allattamento al seno. In queste relazioni viene sottolineato il diritto di ogni bambino, soprattutto nei primi 3 anni, di essere allattato in qualsiasi momento.
Il seno di una mamma, il seno di una donna
Prima di parlare di legislazione, occorre andare a delineare un po’ il concetto e la visione che si ha del seno femminile. E’ evidente quanto, oggigiorno, il seno di una donna sia stato strumentalizzato, travisandone così la vera natura e il valore reale. Il seno, prima di essere un simbolo sessuale, è un organo del corpo umano femminile e il mezzo attraverso il quale una madre soddisfa i bisogni fondamentali del figlio: fame e sete!
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E’ dunque normale che una mamma con un figlio si scopra per farlo mangiare: è una condizione naturale, tanto quanto bere un bicchier d’acqua.
Diritti e doveri del bambino e della mamma
La Convenzione sui diritti del bambino, l’Organizzazione mondiale della sanità e la Commissione europea riconoscono il ruolo fondamentale dell’allattamento al seno al fine di affermare i diritti del bambino. Inoltre è un diritto del bambino essere (ove sia possibile) allattato al seno fino ai 3 anni.
Ciò sta a significare che: un bambino, come ogni altro essere vivente, ha il bisogno di sfamarsi e dissetarsi, ogni volta che ne senta il bisogno. Di conseguenza, detti bisogni, non emergono solo all’interno di luoghi familiari, ma ovunque egli si trovi (soprattutto nei primi mesi di vita). Per tanto la madre ha il dovere di soddisfare tale bisogno ovunque si trovi. Questo dovere materno, al contempo, non deve neanche impedire la mobilità della donna. Ad oggi, per ovviare a innumerevoli sconvenienti, occorre solo attendere una legislatura vera e propria relativa ad un tema così delicato e di primaria importanza per la vita dei bambini.
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