I miei figli dimenticheranno
Essere mamma è un’esplosione di infinite sensazioni, emozioni, situazioni. Significa cambiare la propria vita, il proprio tempo e il proprio modo di pensare per i propri figli. Una mamma dona tutto il cuore e tutte le sue forze ogni giorno per far andare avanti i propri figli ed insegnare loro a vivere.
Tutto ciò implica un impegno costante e non sempre semplice:
essere madre non significa sorridere sempre, ma anche piangere, tanto. Richiede molte notti insonni abbracciate al cuscino. Significa avere una marea di preoccupazioni. Ore da dedicare ai propri figli. Giorni, mesi, anni passati ad inventare mille modi per camuffare la verdura e il pesce. Sopportare litigi e tollerare con tutta la pazienza del mondo l’infinità di cose senza senso a cui ci sottopone la vita.
Io ho 30 anni e sono mamma da 10 anni. Ho 3 splenditi figli e voglio condividere con voi questa poesia, che da tempo circolava sui social, perché racchiude precisamente tutti gli stati d’animo dell’essere mamma, precisamente il timore che I miei figli dimenticheranno tutti i nostri sacrifici e l’amore incondizionato nei loro confronti.
Non riesco a trattenere le lacrime ogni volta che torno a leggerla e voglio emozionare nello stesso modo anche voi, care mamme.
I miei figli dimenticheranno
Il tempo, piano piano, mi solleverà dalla fatica estenuante di avere dei figli piccoli.
Dalle notti senza sonno e dai giorni senza requie.
Dalle mani grassocce che ininterrottamente si aggrappano, mi scalano, mi tirano, mi frugano senza ritegno e senza remore.
Dal peso che riempie le mie braccia e piega la mia schiena.
Dalle voci che mi chiamano e non ammettono ritardi, attese, esitazioni.
Mi restituirà l’ozio vacuo della domenica mattina, le telefonate senza interruzioni, il privilegio e la paura della solitudine.
Alleggerirà, forse, il fardello della responsabilità che certe volte mi opprime il diaframma.
Ma il tempo, inesorabilmente, raffredderà di nuovo il mio letto, adesso caldo di corpi piccoli e respiri veloci.
Svuoterà gli occhi dei miei figli, che ora traboccano di un amore poderoso e incontenibile.
Toglierà dalle loro labbra il mio nome urlato, cantato, sillabato e pianto cento, mille volte al giorno.
Cancellerà, un po’ alla volta oppure all’improvviso, la familiarità della loro pelle con la mia, la confidenza assoluta che ci rende praticamente un corpo solo.
Con lo stesso odore, abituati a mescolare i nostri umori, lo spazio, l’aria da respirare.
Subentreranno, a separarci per sempre, il pudore, il giudizio, la vergogna. La consapevolezza adulta delle nostre differenze.
Come un fiume che scava l’arenaria, il tempo minerà la fiducia che mi rende ai loro occhi onnipotente.
Capace di fermare il vento e calmare il mare. Riparare l’irreparabile, guarire l’insanabile, resuscitare dalla morte.
Smetteranno di chiedermi aiuto,
perché avranno smesso di credere che io possa in ogni caso salvarli.
Smetteranno di imitarmi,
perché non vorranno diventare troppo simili a me.
Smetteranno di preferire la mia compagnia a quella di chiunque altro, e guai se questo non dovesse accadere.
Sbiadiranno le passioni, la rabbia e la gelosia, l’amore e la paura.
Si spegneranno gli echi delle risate e delle canzoni, le ninne nanne e i C’era una volta termineranno di risuonare nel buio.
Con il tempo, i miei figli scopriranno che ho molti difetti, e, se sarò fortunata, ne perdoneranno qualcuno.
Saggio e cinico, il tempo porterà con sé l’oblio.
Dimenticheranno, anche se io non dimenticherò…
Il solletico e gli inseguimenti (“Mamma, ti prendo io!”), i baci sulle palpebre e il pianto che immediato ammutolisce con un abbraccio.
I viaggi e i giochi, le passeggiate e le febbri alte. I balli, le torte, le carezze mentre si addormentano piano.
I miei figli dimenticheranno.
Dimenticheranno che li ho allattati e cullati per ore, portati in fascia e tenuti per mano.
Che li ho imboccati e consolati e sollevati dopo cento cadute.
Dimenticheranno di aver dormito sul mio petto di giorno e di notte, che c’è stato un tempo in cui hanno avuto bisogno di me quanto dell’aria che respirano.
Dimenticheranno, perché è questo che fanno i figli, perché è questo che il tempo pretende.
E io, io, dovrò imparare a ricordare tutto anche per loro, con tenerezza e senza rimpianto.
Gratuitamente.
Purché il tempo, sornione e indifferente, sia gentile abbastanza con questa madre che non vuole dimenticare.
La poesia ” I miei figli dimenticheranno” è tratta dal sito http://unamammagreen.com.
Allora mamme, siete riuscite a trattenere le lacrime? Io ancora una volta no…!
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