Riciclare pannolini usati? A Treviso ora si può!
La notizia arriva direttamente da Treviso: la grande quantità di pannolini che vengono normalmente usati in famiglia, quando si ha uno o più figli piccoli, non verranno più gettati nella spazzatura. Come riporta il quotidiano “la tribuna di Treviso”, a Lovadina di Spresiano è stato creato il primo impianto su scala industriale al mondo, in grado di riciclare il 100% dei prodotti assorbenti usati. Parliamo quindi di pannolini per bambini, per l’incontinenza e assorbenti igienici. Verranno trasformati in materie prime ad alto valore aggiunto come plastica, cellulosa e polimero super assorbente che potranno essere riutilizzati in nuovi processi produttivi.
Riciclare pannolini usati? A Treviso ora si può!
Questa innovativa tecnologia è stata sviluppata e brevettata in Italia da Fater Spa che si aggiudica il riconoscimento Legambiente di “Circular Economy Champion”, conferito direttamente dalla Commissione Europea. Questa novità assoluta permette di riutilizzare una categoria di prodotti sino ad ora non riciclabili.
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L’impianto…
L’impianto nasce dalle ricerche tecnologiche condotte da Fater Spa dal 2008 e dalla collaborazione con Contarina Spa, per raggiungere la piena efficienza industriale. Unico in Europa e nel mondo, l’impianto ha come obiettivo quello di trattare, a regime, 10.000 tonnellate l’anno di prodotti assorbenti usati, servendo così una popolazione di circa un milione di persone. Avrà sede presso la Contarina Spa, società che si occupa della gestione e raccolta rifiuti in 50 comuni del bacino Priula. A breve verrà installato un impianto simile in Olanda, con ulteriori innovazioni.
Riciclare pannolini usati? A Treviso ora si può! Quali sono i vantaggi?
- Il primo vantaggio riguarda l’impatto ambientale. Grazie all’eliminazione di prodotti assorbenti da discariche ed inceneritori, saranno evitate emissioni equivalenti a quelle assorbite ogni anno da oltre 30 mila alberi.
- Un altro vantaggio è il riciclo. Da 1 tonnellata di rifiuti raccolti in maniera differenziata, verranno ricavati 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero super assorbente. Essi potranno poi essere riutilizzati in nuovi processi produttivi che daranno una nuova vita ai prodotti assorbenti usati.
- Se l’impianto venisse esteso su tutto il territorio nazionale, questo sistema industriale consentirebbe di ridurre le emissioni climalteranti prodotte ogni anno da oltre 100 mila automobili.
Come dichiara Giovanni Teodorani Fabbri, Fater AHP Recycling BU General Manager, l’obiettivo è di puntare all’industrializzazione del processo di riciclo entro il 2018.
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