L’ADHD è una sintomatologia con delle particolari caratteristiche, a volte per far fronte ad essa bastano soluzioni semplici, come ad esempio la musica. ADHD? Mamma comprami una batteria!
Perché suonare la batteria fa bene ai bambini con l’ADHD?
Tra i sintomi dell’ADHD vi sono anche fattori come un’attenzione ridotta, dimenticare le cose e passare rapidamente da un’attività all’altra. I bambini con ADHD tendono ad essere spesso annoiati ed hanno il bisogno di essere in costante movimento. Per questi motivi, far avvicinare un bambino con questo disturbo ad uno strumento come la batteria, potrebbe essere un valido supporto per contrastare in modo naturale tali comportamenti.
Infatti, la batteria è uno strumento che funge come una sorta di costrizione a stare seduti. La batteria, inoltre, è uno strumento che avvolge colui che lo suona. Il batterista, difatti, si siede al centro dello strumento restando avvolto tra piatti e tamburi. Questa situazione porta il bambino ad interessarsi a ciò che vede e quindi ad iniziare a colpire lo strumento. Ogni colpo coincide con un suono differente, che unendoli danno vita ad una combinazione di suoni che stimola la creatività.
Così facendo il bambino resta incuriosito ed affascinato da ciò che fa, vede ed ascolta, tanto da incrementare la sua attenzione. Questo è un passaggio particolarmente importante, soprattutto per bambini che faticano a concentrarsi.
Batteristi affetti da ADHD
Nella storia della musica, molti sono i nomi di batteristi affetti da ADHD. Personaggi che grazie alla musica ed alla batteria sono riusciti a trovare “sollievo” dalla sintomatologia da cui sono affetti. Alcuni hanno iniziato, addirittura, proprio come terapia per il loro disturbo. Questi musicisti sono stati in grado di far emergere da una loro problematica, tutta la loro passione e talento, trasformando la musica in professione. Tra i batteristi noti, che hanno iniziato a suonare la batteria per contrastare il disturbo dell’ADHD ci sono: Deen Castronovo (Journey) e Chad Szeliga (Breaking Benjamin).