Ecco alcune filastrocche della befana da far imparare ai nostri bambini in attesa dell’arrivo della befana. Un modo divertente e simpatico per intrattenere i bambini nel periodo delle festività natalizie per prepararli al ricevimento della calza piena di dolciumi e carbone.
Filastrocca per la befana di Gianni Rodari
Viene viene la Befana
Da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.
Voglio fare un regalo alla Befana
La Befana, cara vecchietta,
va all’antica, senza fretta.
Non prende mica l’aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina,
della sua scopa di saggina:
é così che poi succede
che la Befana…non si vede!
Ha fatto tardi tra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!
Io quasi, nel mio buon cuore
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto.
Un po’ di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!
La befana vien di notte
La Befana vien di notte,
con le scarpe tutte rotte,
neve, gelo, tramontana,
viva, viva la Befana!
Rimbacuccata dentro uno scialle
porta una gerla sopra le spalle.
Vola veloce nel cielo nero,
l’aria è cupa e pien di mistero.
Vuol fare
ai bimbi più buoni
la cara vecchietta
un po’ di doni,
gettando in ogni camino
di dolci leccornie
un sacchettino.
Qui il camino era assai strano,
grande, vuoto e tondo
quasi come un mappamondo.
Invano la vecchietta
nel camino si sporgeva:
se un bimbo in casa c’era
proprio, proprio non vedeva.
Guarda e sporgi,
sporgi e guarda,
cade indietro sul più bello,
e rovescia il suo corbello.
Si rialza indispettita la Befana
ma a raccogliere i suoi doni
è un po’ imbranata e
due volte cadon nel camino
una bella calza
e un sacchettino!
C’eran bimbi buoni in quella casa?
Chi lo sa!
Tramonta la luna,
il cielo si fa chiaro,
la Befana
in tutta fretta
sulla scopa se ne va.
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