La sindrome della morte in culla, o Sudden Infant Death Syndrome (Sids), colpisce i bambini tra un mese e un anno di età. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e come possiamo agire per prevenirla
Morte in culla: di cosa si tratta?
La definizione Sids, che non corrisponde a una precisa patologia, si applica quando si possono escludere, (previa autopsia e analisi accurate dello stato di salute del bambino e delle circostanze della sua morte), tutte le altre cause note per spiegare il decesso del neonato, da malformazioni a eventi dolosi. Non è stata ancora definita con sicurezza una specifica causa medica in grado di spiegare la morte in culla. Ma ci sono invece una serie di comportamenti e di fattori di rischio che possono incidere significativamente sulla probabilità che la Sids si verifichi, come dimostrano numerosi studi e indagini.
Morte in culla: come prevenirla?
Tutti i genitori sono preoccupati della possibilità della morte in culla. Sebbene le probabilità che ciò accada siano remote, è ragionevole adottare alcune semplici precauzioni per ridurne il rischio.
- Accertatevi che il bambino dorma supino o su u fianco, con il braccio inferiore in avanti per evitare che rotoli sullo stomaco.
- Tenete il bambino al caldo, ma non troppo. Controllategli la temperatura toccandogli la nuca o la pancia, aggiungendo o togliendo coperte di conseguenza. Non usate il piumone o un sacco imbottito: potrebbero essere troppo caldi per il bambino.
- Non fumate vicino al bambino e tenetelo lontano da ambienti fumosi.
- Se il bambino sembra non star bene, portatelo immediatamente dal medico.
- Cercate, se possibile, di allattare al seno. Si ritiene, infatti, che l’allattamento riduca il rischio di morte in culla.
- Accertatevi che la stanza del bambino sia ben aerata. Lasciate la porta socchiusa o una finestra aperta, facendo attenzione che il piccolo non sia esposto a spifferi. Non lasciate accesi i riscaldamenti di notte. La temperatura ideale è intorno ai 18°C.
- Sono in corso ricerche sulla possibile correlazione tra gli agenti chimici dei materassi e la morte in culla. Ma a tutt’oggi non esistono prove certe. Potete, tuttavia, proteggere vostro figlio accertandovi che il materasso sia igienizzato, asciutto e ben aerato.
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