Il rapporto scuola-famiglia è da sempre, e soprattutto negli ultimi anni, un arduo argomento di discussione. Da una parte la famiglia, i genitori degli alunni, che spesso delegano agli insegnanti oltre la cultura anche la formazione sociale ed educativa del bambino. Dall’altra parte, troviamo un corpo docenti che talvolta punta il dito verso genitori troppo invadenti, che si addentrano in ambiti che non competono loro. Perché è così importante il rapporto scuola-famiglia?

L’esigenza di una continuità

Concetto di continuità (foto by Unsplash)

La continuità è un concetto su cui si sta ribattendo molto, in diversi ambiti. Si sta studiando il modo per intraprendere una continuità scolastica. Cioè si sta progettando di creare un percorso tra asilo nido, scuola materna ed elementare atta ad incrementare una situazione serena ai bambini evitando troppi cambiamenti a volte traumatici. Ma continuità a livello scolastico ed educativo implica anche il concetto di relazione scuola famiglia.

Questo concetto, quindi, fa riferimento ad un continuo scambio tra i docenti e i genitori, sia per quanto riguarda l’apprendimento sia il campo educativo. In questo caso continuità vuol dire collaborazione. Infatti, spesso l’educazione dei bambini viene scaricata sulle spalle di insegnanti ed educatori, quando invece, dovrebbe essere tra le priorità di un genitore. Così come accade che gli insegnanti delegano al genitore il compito di insegnare ai bambini i concetti che dovrebbero apprendere in classe.

Interdipendenza positiva tra scuola e famiglia

Per raggiungere un sistema scolastico ed educativo propenso ad una crescita positiva ed efficace del bambino occorre creare un filo diretto tra scuola e famiglia. La soluzione migliore per raggiungere tale obiettivo è la coerenza e collaborazione effettiva. Questo è ciò che si intende attuare attraverso un progetto di interdipendenza positiva tra scuola e famiglia. Questo modello di rapporto tra genitori e docenti si basa su un’attività di rafforzo: a casa si accresce ciò che si propone a scuola e a scuola si sviluppa l’aspetto educativo inizializzato a casa.

Altro dettaglio importante riguarda l’ascolto e la messa in pratica. Cioè, un docente che trascorre diverse ore con un bambino lo accoglie e lo osserva con uno sguardo differente e più professionale rispetto al genitore. In questo caso, percepire difficoltà o aspetti negativi e positivi del percorso di crescita del piccolo è assolutamente più efficace. Per questo motivo un insegnante che propone o consiglia una determinata cosa al genitore dovrebbe essere ascoltato. Così come anche un genitore che propone qualcosa al personale scolastico dovrebbe essere accolto. Un tale scambio di opinioni e collaborazione è sicuramente la base da cui partire per realizzare un percorso educativo e costruttivo per il bambino.



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Deborah Farinon
In volo sulle ali della mia fantasia! Così mi descrivo sin da quando sono una bambina, perché così è come mi sento: sono curiosa e adoro farmi stupire continuamente da ciò che mi circonda, amo la natura, le sfide, la creatività. Tutto questo mi ha permesso di diventare la persona che oggi sono e fare il lavoro dei miei sogni: l’educatrice! Non si deve mai aver paura di mettersi in gioco!!!