Bambini deboli, inappetenti e che presentano vomito. Sintomi che possono facilmente essere confusi con il virus intestinale, ma, che potrebbero essere i segni di qualcos’altro. Quanto ne sai di acetone nelle urine dei bambini? Ecco perché succede e come intervenire.
Cos’è l’acetone?
L’acetone è un disturbo che colpisce in particolare i bambini perché i loro organi in cui vengono immagazzinatati gli zuccheri hanno una capacità limitata rispetto a quelli degli adulti. Quindi a loro basta un breve digiuno per far esaurire le scorte. I sintomi più diffusi sono: mal di testa, spossatezza, vomito e dolori addominali. L’acetone, conosciuto anche come Chetosi, è un disturbo metabolico causato da una mancanza di zuccheri. In questo caso, l’organismo, per produrre energia, brucia i grassi. Questo processo provoca una presenza di corpi chetonici nel sangue e nelle urine.
Come si fa a riconoscere se il bambino ha l’acetone?
Per capire se il proprio bambino soffre di acetone, la scelta più corretta e sicura è quella di sottoporre il bambino ad un test a strisce. Tale test si può acquistare tranquillamente in farmacia. Fare il test è molto semplice: si tratta di una strisciolina da immergere in un contenitore sterile riempito con l’urina del bambino. La striscia cambierà colore a seconda del risultato.
Come intervenire?
Se la situazione, dopo due giorni, continua ad essere critica, bisogna rivolgersi ad un pediatra e far visitare il bambino. Dal momento in cui si accerta la presenza di acetone nelle urine, può aiutare sottoporre il bambino ad una dieta ben bilanciata atta ad incrementare gli zuccheri. In questi casi, solitamente, vengono somministrate piccole quantità di zucchero, oppure può essere d’aiuto far bere al bambino del succo di frutta.