La fantasia dei bambini non ha limiti, si sa. Nella loro mente si racchiude un magico mondo da cui spesso emergono delle figure a tenergli compagnia. Un amico immaginario può rappresentare molte cose per il bambino. Mamma ti presento il mio amico immaginario!
Mamma ti presento il mio amico immaginario!
Un amico immaginario è un compagno che affianca il bambino in molti momenti della sua infanzia. Questo personaggio fantastico può essere invisibile, oppure personificato da un oggetto o un giocattolo. Sono figure che possono avere diversi aspetti: umani, fantasiosi, possono essere animali. A volte si tratta di un solo personaggio, ma altre possono essere un gruppo. L’amico immaginario non appare a tutti i bambini, e sicuramente non nella stessa maniera. Ci sono delle differenze anche bambina e bambino. Infatti, le bimbe sono più portate a creare un compagno di giochi di fantasia.
Dato che questi personaggi vengono influenzati da eventi esterni, il bambino e la bambina li creano a seconda del loro modo di vedere il mondo. Ad esempio per le bambine si tratta di qualcuno da accudire (come fa la mamma con loro), mentre i bambini si immedesimano nei loro personaggi fantastici, solitamente supereroi. I bambini infatti tendono maggiormente a fingere di essere il personaggio che a trattarlo come entità separata. In ogni caso per i bambini e per le bambine, l’amico immaginario garantisce loro il divertimento.
Perché nasce l’amico immaginario?
Gli amici immaginari prendono vita per molti motivi diversi. I bambini creano queste figure immaginarie, sostanzialmente, per non sentirsi soli nei giochi o nell’affrontare qualcosa per loro troppo grande. Ad esempio, è comune tra i figli unici creare un compagno di avventure immaginario per il tempo trascorso in casa soli, senza altri coetanei. Spesso infatti l’amico immaginario emerge nei casi in cui non è possibile, nell’immediato, trovare un reale compagno di giochi. Oppure il bambino ricorre ad immaginare un compagno che sia di aiuto nel superare le prove più grandi: le paure!
Ci sono bambini che hanno vinto il terrore di dormire in camera propria da soli grazie al loro nuovo amichetto, oppure più semplicemente le paure di animali o dei “mostri sotto al letto e negli armadi” che li terrorizzavano. Bisogna comunque sottolineare che avere un amico immaginario non è assolutamente segno di timidezza e incapacità di socializzare. Al contrario, i bambini che hanno un compagno d’avventura fantasioso tendono ad essere soggetti più socievoli. In ogni caso emerga la figura dell’amico immaginario, questa figura è un evidente segno di creatività del bambino.
Che fine fanno questi amici?
Anche per gli amici immaginari arriva il momento dei saluti. Mentre il motivo per cui questi compagni vengono creati è diverso da caso in caso, essi scompaiono per il medesimo motivo. Infatti l’amico immaginario scompare da un giorno all’altro, senza una precisa spiegazione. C’è uno momento in cui il bambino dimentica il suo fantasioso amico. Il più delle volte, questi compagni di avventure vengono dimenticati completamente con la crescita. In effetti, essi sono elementi particolari ed esclusivi dell’infanzia. Per questo motivo crescendo si annebbierà il ricordo delle avventure passate insieme. Ma a volte può accadere che in determinati casi questi amici riappaiono, tornano alla mente con un ricordo vivido e colmo di gioia. Altre volte queste figure riaffiorano invece in casi particolari, come una sorta di autodifesa della mente per contrastare dei traumi.
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